La nuova versione dell’app Wecity per abbattere il muro delle abitudini

Guardatevi intorno: auto ovunque. Respirate l’aria: l’amaro arriva fino in gola, vero? Fate silenzio e ascoltate: il rumore dei motori è un sottofondo logoro e incessante.

Ecco Wecity nasce per questo: per migliorare l’ambiente, urbano ed extraurbano; per riconsegnarlo alle persone, partendo proprio dalle loro abitudini negli spostamenti.

Wecity vuole spingere ad un cambiamento, ad una piccola ma grande rivoluzione nello stile di vita: non è un’app per atleti o per chi fa a gara su quanti chilometri in bici si possono fare in un giorno. Vuole premiare chi è davvero sostenibile, con costanza, nella quotidianità. Vuole disincentivare l’ab-uso dell’auto a favore dei mezzi green.

Chi è dunque il migliore per Wecity?
Il nuovo algoritmo che guida l’app determina la classifica in base a diversi fattori.

1. Vince la costanza. Chi si sposta in modo sostenibile tutta la settimana, anche per brevi tratti, avanza in classifica. Non serve usare la bici per fare 80 km nel weekend e dimenticarsi della sua esistenza in tutti gli altri giorni.

2. Il mezzo premiante è la bici, oppure andare a piedi. Incidono un po’ meno nella classifica i mezzi pubblici, che di CO2 ne emettono comunque.

3. Chi usa l’auto da solo è penalizzato, non scala la classifica e scende di posizione. Viene calcolata anche la CO2 emessa, non solo quella risparmiata. Attenzione, non serve spegnere l’app. Anche senza tracciamento si perde posizione, perché rimane ignoto lo spostamento.

La principale innovazione di Wecity 5.0 sta nel riconoscimento automatico del mezzo, con la conseguente semplificazione dell’Avvio. Un unico pulsante per tutti i tragitti.
L’intelligenza artificiale non è infallibile, dunque, in caso di mancato riconoscimento è possibile segnalare il mezzo esatto, che viene poi sottoposto a verifica.

Cosa si vince?
Nelle prossime settimane arriveranno le missioni. Non si guadagna attraverso una moneta elettronica, ma attraverso obiettivi raggiunti, come nel caso di Conad.

Pazientate, il meglio deve ancora venire!