A Milano ci si sposta in bicicletta a una velocità media di 15.4 km/h: il 50% più rapidamente rispetto a chi si muove con l’auto privata (lenta come una carrozza di inizio XIX secolo)

Sono passati circa 100 anni da quando le automobili hanno iniziato a sostituire in massa le carrozze trainate da cavalli. Eppure, per quanto riguarda la velocità degli spostamenti nelle grandi aree urbane, non è cambiato praticamente nulla.

Secondo il Libro bianco sulla Mobilità di Eurispes pubblicato nel 2014, con l’auto privata, in città, la velocità media è spesso inferiore ai 10 chilometri orari – un valore analogo a quello della prima industrializzazione.

Milano (insieme a Roma) è tra le 10 città più congestionate d’Europa! Ogni anno un cittadino milanese impiega almeno 70 ore per spostarsi da una parte all’altra della città. In effetti, i ciclisti hanno ben presente la situazione: le auto superano le bici solo per poche centinaia di metri, per essere poi raggiunte e superate nuovamente al semaforo successivo.

Di fatto, il minore ingombro della bici rispetto all’auto evita il fenomeno della congestione agli incroci, rendendo la velocità del ciclista più costante e uniforme.

Abbiamo provato a quantificare questa sensazione. Ne risulta che durante le ore di punta con la bicicletta ci si muove il 50% più rapidamente rispetto all’automobile privata: 15,4 km/h contro 10 km/h!

Il dato risulta particolarmente interessante perché non si tratta di una simulazione, ma di valori effettivi raccolti in condizioni reali.

Il campione è costituito dagli spostamenti più ricorrenti fatti in bicicletta, nel periodo settembre-dicembre 2015, tra le ore 7.30 e le 9.30. Si tratta quindi di una media che prende in considerazione diversi percorsi e diverse condizioni meteo, sempre nell’orario di punta del mattino.

Sono state analizzate migliaia di ore di pedalate e decine di migliaia di chilometri, che hanno portato il valore di 15,4 km/h a stabilizzarsi sempre di più.

A Milano per fare in fretta serve la bici. Inoltre, rendere le due ruote ancora più convenienti sarebbe davvero semplice. Come? Ad esempio, favorendo al massimo l’uso combinato della bici e dei mezzi pubblici.

Perché non valutare, oltre al suggestivo incentivo dei 25 cent/km per il bike-to-work, anche una sovvenzione per l’acquisto di bici pieghevoli che possano salire e scendere dai mezzi pubblici con facilità? Ci sembra una misura più facile da attuare, che porta benefici sia ai cittadini che alle imprese, e che permette di usare le risorse pubbliche con maggiore efficienza.

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